sabato 23 maggio 2015

Intervista a Manou Hanoi Segura, autrice di "Ethernia - L'angolo dell'oblio"

 Ciao a tutti, miei amati seguaci :) Oggi il nostro blog ha il piacere di ospitare Manou Hanoi Segura, dominicana naturalizzata italiana e autrice del romanzo "Ethernia - L'angolo dell'oblio". Le abbiamo rivolto qualche domanda sul suo libro e sulla sua vita in generale. Ecco a voi cosa ci ha risposto.

 

Ciao Manou, e benvenuta nel blog Pagine delle Nostre vite. Dalla tua biografia emerge che sei dominicana. Una prima domanda, quindi, è d'obbligo: quali differenze noti fra il mondo culturale dominicano e quello italiano? 

Grazie Andrea per l’opportunità. Sì, sono nata a Santo Domingo, anche se ormai sono naturalizzata italiana da molto. Bella la tua domanda. Molti credono che la nostra cultura, per il fatto di essere molto giovane, non sia all’altezza di quella europea. Invece ti posso dire che nel paese ci sono molti progetti che contribuiscono a promuovere l’arte dominicana tanto nel proprio territorio quanto all’estero. Abbiamo nomi famosi nel mondo. Potrei farti qualche esempio, solo per vantarmi un po’. Nel campo della moda (Oscar della Renta), pittura (Candido Bidò), scrittori (Joaquin Balaguer) e poetesse (Salomé Ureña). Ho lasciato un molti nomi ma questi sono i più rappresentativi. Comunque non dimentico i settori dello spettacolo, del cinema e della musica. Certo, c’è anche da noi il problema del monopolio dei “grandi ma non siamo da meno in Italia, o no? 

Sei anche un'appassionata pittrice. Che legami trovi fra le due forme d'arte alle quali ti dedichi, la scrittura e la pittura? 

Mi sono avvicinata alla pittura prima ancora d’incominciare a scrivere, ho sempre avuto una sorta di dono per il disegno. La scrittura è stata una normale conseguenza di questo dono. Mi spiego. Quando immaginavo i miei personaggi e i paesaggi che ruotavano intorno ad essi iniziavo a creare la storia della vita che si svolgeva nel loro mondo. Non so se anche per altri succede lo stesso, ma è questa la mia esperienza.  

 Veniamo adesso al tuo romanzo, "Ethernia - L'angolo dell'oblio". In che genere lo inquadreresti? 

È senza dubbio un fantasy, dal mio punto di vista non tanto tradizionale. Quando lo leggerete, mi darete la vostra opinione. 

Come ti è venuta l'ispirazione per questa opera? 

A costo di sembrare banale, devo confessare che ho sognato tutta la storia. Addirittura non ho iniziato a scriverla subito ma  solo dopo che raccontai a mio marito la trama e lui m’incoraggiò a buttare giù qualche riga e adesso eccomi qui. 

Quali sono le tue letture preferite? Ci sono degli autori che ti hanno ispirata nella stesura della storia? 

Io senza dubbio amo il fantasy, ma posso passare tranquillamente dal thriller all’horror. Inutile dire che amo Tolkien senza scordare che mi sento parte della generazione Potter. Leggo e adoro Faletti, Stephen King, Allan Poe e John Grisham. La lista è lunga. 

Dacci una piccolissima anticipazione sulla trama del romanzo e sui suoi temi principali. 

Allora sarà piccola all’interno della mia storia fantasy ho voluto intrecciare momenti di fantasia con aspetti normali di vita, con i suoi alti e bassi, con gli intrighi e gli ostacoli che ci possiamo trovare nella quotidianità. Sappiamo tutti che nella realtà il lieto fine non è sempre scontato e anche in Ethernia ci troviamo nel bel mezzo di una lotta di potere che porta a una madre a sacrificare la propria famiglia per il bene del suo mondo, quello che non immagina che il male cresce nel centro nevralgico dell’Impero. 

Il fantasy italiano è un genere guardato sempre con sospetto. Come mai, secondo te? Cosa diresti ai lettori per convincerli a comprare il tuo libro e ad aprirsi a questo genere? 

In Italia si legge il fantasy e, anche se oramai non è proprio cosi, molti lo vedono come un genere per ragazzi o di un settore dove scrittori straniere hanno molta più qualità. Per me questo è pregiudizievole e anche sbagliato.  In Italia abbiamo validi autori fantasy che non hanno niente da invidiare a quegli esteri. 

Ai lettori io consiglierei di dare un’opportunità a questo genere che ci ha rapito da piccoli, che ci ha fatto sognare o anche innamorare. Non dimentichiamo che molti di noi siamo cresciuti con Alice, Narnia o il Signore degli anelli per citare quelli più noti. 

Come sei entrata in contatto con la tua casa editrice, Lettere Animate? 

In realtà, non è stato molto difficile. Ho preparato un file con una presentazione e una sinossi e mi sono proposta a loro sperando in meglio. Qualcosa di buono ha trovato Roberto Incagnoli nella storia poiché noi adesso stiamo parlando di Ethernia come una realtà e non più come un sogno. 

Il tuo romanzo fa parte di una serie? Hai altri titoli nel cassetto? 

Sì, in principio l’avevo pensata lunga sette libri ma con il tempo sono arrivata a creare qualcosa molto più realistico come una trilogia. Fino ad adesso ho pensato alla Discendenza (che ho iniziato a scrivere), Sirenia e La Maledizione del pugnale porpora.  

Io sempre ho detto che i miei personaggi hanno una personalità molto indipendente, magari domani loro decideranno diversamente. Staremmo a vedere. Io continuerò a sognare. 

Quali prospettive, secondo te, per il mondo editoriale italiano? Si uscirà in qualche modo da questa crisi dei lettori? 

La crisi del mondo editoriale italiano, secondo me, è anche collegata alla chiusura mentale di quelli che dirigono da dietro le quinte. Pensano che il digitale non arriverà mai a vendere come il cartaceo o che solo gli scrittori di una certa fama sono un investimento sicuro, lasciando da parte tanti esordienti che possono tranquillamente competere in qualità e creatività. Vendono ai lettori una linea di pensiero che cammina a pari passi con la quantità di soldi investiti nella loro immagine. Tocca a loro togliersi questa benda senza senso e leggere in totale libertà. 

È per quello che tanti ci avviciniamo alle piccole realtà editoriali per prendere una boccata d’aria fresca e trovare autori che altrimenti non riuscirebbero a emergere, come me. 

 Grazie mille per la tua disponibilità e in bocca al lupo per il tuo romanzo. 

 Grazie a te Andrea e mi auguro che Ethernia piaccia ai lettori fantasy ma non solo.

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